La startup della narrazione di frontiera, al confine tra analogico e digitale, ideale per le aziende e per i professionisti, stringe un accordo con Magma per implementare anche il linguaggio AR all’interno di Eosliber

Eosliber  è la risposta alla necessità delle aziende di realizzare azioni indimenticabili, vincendo e sovrastando il “rumore bianco” dello storytelling tradizionale. Realizzato dalla startup Ripensarte, rivoluziona il modo di raccontarsi: il successo di una storia dipende dal valore intrinseco della stessa ma anche da come si raggiunge il pubblico.

Nel solco di questa volontà “disruptive”, Eosliber ha appena stretto un accordo con Magma, azienda milanese attiva nel settore dei nuovi media e partecipata da Inglobe Technologies (www.inglobetechnologies.com), holding Italiana della Mixed Reality, e Join4B (www.join4b.it), per estendere la propria piattaforma anche alla Realtà Aumentata. Magma ha sviluppato una piattaforma denominata uARe per proporre la Realtà Aumentata anche nel mondo dell’editoria. In particolare, l’azienda ha realizzato per la rivista Focus di Mondadori una App che abilita approfondimenti immersivi per il popolare mensile di scienza e attualità, usando semplicemente il proprio smartphone.

“Abbiamo costruito con loro una App per Eosliber – spiega Giovanna Agostoni, CEO Ripensarte – per dotare le nostre storie di approfondimenti che possono essere richiesti del lettore senza distrarlo con contenuti. Le componenti di realtà aumentata che vengono proposte sono video, suoni, messaggi vocali di spiegazioni, modelli 3D e per ognuno di queste componenti il lettore può richiedere ulteriori approfondimenti”.

Oggi la tendenza dello storytelling è quella di porre in essere strategie “omnichannel”, che sfruttano tecnologie e mezzi diversi come PC, smartphone, tablet, TV, media tradizionali e per ognuno di questi canali si utilizza un mix di linguaggi diversi in funzione delle caratteristiche delle tecnologie stesse.

In ambito editoriale c’è stata la novità degli eBook, ma anche il libro in forma fisica ha mantenuto un suo mercato e non verrà probabilmente soppiantato dalla sua versione elettronica: i due mondi potranno certamente coesistere.

Con Eosliber, ora, è possibile realizzare libri “fisici” che propongano testi e immagini anche in 3D con suoni e video, mantenendo un approccio accattivante e usabile. Il linguaggio che si realizza permette di comunicare aspetti diversi e il fatto di averli in un unico ambiente crea una nuova forma di espressione.

“La soluzione Eosliber – conclude Giovanna Agostoni – realizza un ambiente fisico che narra una storia; mette a disposizione il linguaggio più consono al lettore rispettando i suoi tempi; consente di approfondire i contenuti in una logica di ipertesto esteso senza distrarre il lettore con contenuti non inerenti alla storia”.

 

A proposito di Eosliber

La narrazione delle aziende del Terzo Millennio è ad un bivio: allinearsi a stilemi già visti, assecondando la tendenza all’effimero, oppure reinventarsi attraverso strumenti totalmente innovativi.

Eosliber è la risposta alla necessità delle aziende di realizzare azioni indimenticabili, vincendo e sovrastando il “rumore bianco” dello storytelling tradizionale.

Eosliber è altresì il microfono che dà voce alle realtà imprenditoriali permettendo loro di raccontarsi attraverso linguaggi diversi, con la possibilità di crearne di ulteriori.

Eosliber è partita dallo studio del concetto “proself”, unendo nella costruzione del prodotto il progettista e l’utilizzatore, l’artigianato e il digitale, tradizione e innovazione, la Realtà Aumentata e le carte pregiate.

Eosliber è un oggetto pronto all’uso, ma anche personalizzabile e in quanto tale unico.